domenica 6 maggio 2018

TGIF- Book Whispers#43: I libri consigliati di questa settimana


Buona sera bookspediani, io e Sandy siamo pronte a condividere con voi le letture che più ci sono piaciute questa settimana.
Bando alle ciance, iniziamo!






Titolo: Il quaderno dei nomi perduti
Autore: Sofia Lundberg 
Editore: DeaPlaneta
Genere: Fiction
Data di uscita: 30 aprile 2018

TRAMA:

Un piccolo quaderno rilegato in pelle rossa, nel quale annotare i nomi di tutte le persone che più contano per lei. Per Doris non esiste oggetto più prezioso. Suo padre glielo regalò quando era bambina e da allora non passa giorno senza che si ritrovi a sfogliarlo, per aggiungere una voce, un indirizzo; per visitare la mappa dei ricordi o per tracciare, con la grafia resa incerta dagli anni e dalla stanchezza, una X accanto a coloro che non ci sono più. Parenti, amici, amanti: ognuno occupa un posto cruciale nel romanzo della sua vita, ognuno ha una storia, e tocca a Doris, adesso, raccoglierle tutte. Perché un domani, tra le pagine del quaderno rosso, l'amata nipote Jenny possa ritrovare tutto il senso di un'esistenza senza sconti e senza rimpianti, tumultuosamente vissuta tra Stoccolma, Parigi e New York.


Sofia Lundberg  con questo romanzo mi ha letteralmente spiazzata, mai mi sarei aspettata di divorare quasi quattrocento pagine nell'arco di poche ore.
Eppure il racconto di Doris cattura il lettore fin da subito, desideroso di scoprire la storia piena di dolore e di sofferenza, ma anche di amore.
Il suo quaderno rosso è tutta la sua vita: esso contiene tutte le persone che in qualche modo hanno intrecciato la sua vita alla sua e che le hanno dato qualcosa, sia essa un lavoro, un po' di speranza, amicizia, amore e delusioni.
Doris ha avuto una vita piena, difficile e crudele e l'autrice non ci risparmia nessun dettaglio della sua storia perchè essa in qualche modo l'ha segnata e dunque merita di essere ricordata.
In un viaggio che dura più di ottant'anni, il lettore si trova ad assistere dall'esterno alla vita di Doris e a tifare inevitabilmente per lei.
Il quaderno dei nomi perduti è una storia di vita vera che, come la realtà, lascia l'amaro in bocca ma che è in grado di dare veramente tanto.
Non sottovalutatela, è una lettura veramente potente che una volta terminata vi farà riflettere su quanto è importante ricordare il proprio passato per affrontare al meglio il futuro a testa alta e senza rimpianti.





Titolo: Foxcraft - L'arte segreta delle volpi 
Autore: Inbali Iserles 
Editore: Salani
Genere: Fantasy
Data di uscita: 1 marzo 2018

TRAMA:

La giovane volpe Isla torna alla sua tana dopo un pomeriggio di giochi e la trova in fiamme e assediata da strane volpi con un marchio sulla zampa. 
La sua famiglia è scomparsa e lei scappa terrorizzata.
Fuggendo si ritrova nel territorio dei Senzapelo, gli esseri umani, circondata da strade pericolose ed esseri ostili. È sola e spaventata, nella testa le risuonano le tre regole della sopravvivenza che la nonna le ripeteva sempre: ‘guarda, ascolta, aspetta’. Ma non è facile restare calmi quando dei nemici spietati ti danno la caccia. 

Per sopravvivere Isla è costretta a mettersi alla prova… c’è qualcosa in lei, una capacità magica e misteriosa che potrebbe salvarle la vita se solo riuscisse a controllarla.



Foxcraft è il primo capitolo della trilogia creata da Inbali Iserles che ha per protagonista Isla, una volpe cucciola che vive una vita tranquilla con la sua famiglia composta dai genitori, la nonna e il fratello Pirie, libera e lontana dai Senzapelo ignara dei pericoli che la circondano.
L'autrice ha voluto osare, creando un fantasy in cui la protagonista è una volpe e l'uomo non compare mai se non per spaventarla o tentare di catturarla e devo dire che il suo esperimento è riuscito in maniera ottimale.

Ho adorato la storia di Isla e nonostante non fosse umana mi è stato molto semplice immergermi nella sua quotidianità, sentire il suo dolore quando è stata costretta a separarsi dalla sua famiglia e la sua paura quando non riusciva a trovare di che cibarsi e si dava ormai per spacciata, lontanta dalla sicurezza della sua tana.
Ma l'autrice non si è limitata a rendere Isla una protagonista fantastica, ha aggiunto l'elemento fantasy che da tutto un altro sapore alla lettura.






Titolo: Volevamo andare lontano
Autore: Daniel Speck
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Fiction
Data di uscita: 30 aprile 2018

TRAMA:

Milano, 2014. Julia, giovane stilista tedesca, sta per affrontare la sfilata che potrebbe finalmente darle il successo per cui lotta da sempre. Ma, mentre guarda al futuro, il passato torna a cercarla, nei panni di uno sconosciuto che sostiene di essere suo nonno. Dice di essere il padre di quel padre che lei ha sempre creduto morto, e le mostra la foto di una ragazza che potrebbe essere Julia stessa, tanto le somiglia, se solo quel ritratto non fosse stato scattato sessant’anni prima. 

Milano, 1954. Vincent, promettente ingegnere tedesco, arriva da Monaco con il compito di testare una piccola automobile italiana che potrebbe risollevare le sorti della BMW. È così che conosce e si innamora di Giulietta, incaricata di fargli da interprete. Lei è una ragazza piena di vita e di sogni – ama disegnare e cucire vestiti – ma è frenata dalla sua famiglia, emigrata dalla Sicilia, e da una promessa che già la lega a un altro uomo. Si ritroverà a scegliere tra amore e dovere, libertà e tradizione, e quella scelta segnerà il destino di tutte le generazioni a venire.

Volevamo andare lontano è un romanzo corposo che copre un arco narrativo di cinquant'anni che esplora le vicende di famiglie tedesche e italiane le cui strade si incrociano più volte nella vita.
Tanti sono i protagonisti e i narratori del libro ma allo stesso tempo si denota la cura dei personaggi da parte dell'autore e la possibilità che dà ad essi di dire la loro versione dei fatti.
Una delle tematiche che emerge nel romanzo è sicuramente la ricerca della propria identità, un'altra tematica che emerge leggendo il libro è quello dell'immigrazione, la scelta dei personaggi di migliorare la propria vita ricominciando da capo in una nuova città è il filone conduttore di tutto.
Volevamo andare lontano è una storia dolceamara: piena di amore, di dolore, di rimpianti ma che allo stesso tempo insegna l'importanza di conoscere il proprio passato per godersi appieno il futuro.
Daniel Speck ha creato una storia che non si dimentica facilmente e che deve essere letta da tutti.





Cosa ve ne pare?
Mi raccomando, su La Stamberga d'Inchiostro vi aspettano i consigli di Sandy, che io ho già messo in lista!





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