giovedì 23 novembre 2017

#Blogtour: "Uno scatto di troppo" di Eveline Durand - Leggiamo insieme qualche estratto



Cari bookspediani, oggi vi aspettano un paio di estratti dedicati al nuovo libro di Eveline Durand, ossia "Uno scatto di troppo". Pronti?



IL ROMANZO

Uno scatto di troppo di Eveline DurandTitolo: Uno scatto di troppo
Autore: Eveline Durand
Editore: 
 Delrai Edizioni
Genere: Romance
Data di uscita: 30 novembre 2017

TRAMA:



Una Bonet e un Roche, insieme.
Quattro sorelle e un solo ragazzo.
Quale di loro sarà destinata a stare con l’unico figlio dei Roche?
Da sempre Roche e Bonet condividono ogni evento mondano, comprese le chiassose feste di Natale. Ed è proprio durante una di queste che una giovanissima Juniper sente le crudeli parole del ragazzo che segretamente ama: Tutte tranne lei.
Anni dopo, Juniper è fuggita dal passato e si è trasferita a Brooklyn, diventando una promettente fotografa. Renè lavora come reporter in un noto programma di gossip,Blink Eye. Quando l’occhio della sua insolente telecamera colpisce Simon, il migliore amico di Juniper, i due sono costretti a scontrarsi. Determinata e con la lingua tagliente, lei tira fuori gli artigli e affronta il ragazzo che le ha spezzato il cuore.
Come spesso accade, niente è come sembra, una rivelazione scioccante può sconvolgere i piani. Ma si può dimenticare il vero amore quando esplode l’attrazione?



GLI ESTRATTI


@nicoliemichelle Mi sposto con l’attrezzatura per cogliere un’inquadratura migliore e finalmente sono premiata dalla sua figura che entra nel mio campo visivo. Anche se siamo in pieno inverno, il mio nemico alto un metro e ottantasei scosta le tende e spalanca la portafinestra per godersi la vista dal suo terrazzo. A braccia tese sulla balaustra, René osserva la notte e mi mostra, anche da quella distanza, quanto sia innato il suo fascino e quanto sia sensuale ogni suo movimento.
Deglutisco a vuoto come una fan arrapata. Quell’uomo trasuda vigore e sembra non poter trattenere la sua tempra neppure quando è rilassato. Mi do uno schiaffetto mentale e torno a concentrarmi sullo zoom.
Non so cosa spero di vedere. Mi trovo lì per disperazione, perché sono quasi due giorni che Simon si è chiuso in se stesso e non mi viene in mente niente di più efficace. L’unica cosa su cui posso contare è la mia testardaggine. E forse il mio ottimismo scellerato.
Il mio sexy e inconsapevole obiettivo richiude la porta del balcone e torna nel suo appartamento da scapolo.
«Per favore, per favore, lascia le tende aperte» lo supplico, parlottando da sola.
Il mio mantra ha successo e ottengo uno scorcio del suo soggiorno.
«E bravo il mio René!»
Intravedo la sua libreria di fumetti e gadget della Marvel e la sua collezione di DVD. Avevo ragione: non ha perso il suo lato nerd.
Da lì ho un’ottima visuale del suo divano e del suo fondoschiena. Ne approfitto per scattargli qualche foto.
Tanto per fare qualcosa, mi dico, tralasciando i miei ormoni sballati.
I wanna love you with the lights onMi perdo tra le linee dei suoi bicipiti, sui fianchi stretti e sul collo virile che spunta dal pullover color tabacco. Sembra concentrato, mentre cammina avanti e indietro per la casa. Termina una conversazione al telefono e con un unico movimento si sfila la maglia dalla testa, accendendo le mie fantasie col guizzo dei suoi pettorali.
Contieniti, mi rimprovero, trattenendo un gemito.
Non riesco a distogliere lo sguardo. Perché mai dovrei? Scatto ancora qualche foto e mi godo quello spogliarello improvvisato, decisa a non perdermi neppure un centimetro di quella perfezione.
Perché non ha funzionato tra noi?
Mi ritrovo a pensare e il nodo che si è fermato in gola fa fatica a non finire arrostito dal calore che mi suscita il solo guardarlo.
I pantaloni finiscono a terra. Sembra che si sia messo apposta di fronte alla terrazza per essere catturato dal mio teleobiettivo adatto alle lunghe distanze. Dopo ore d’immobilità, la mia pazienza è stata premiata con la visione senza veli del re del gossip urbano. E che visione.



Source: sexymotorslifestyle
«Accidenti, Roche. Hai visto la nuova fotografa?» commenta Marvin, lo stagista senza mento con lenti spesse come fondi di bicchiere. Siamo sempre in sintonia quando commentiamo la fauna femminile, ma non questa in particolare. «Non so se hai visto che tettine sode che ha. Vogliamo parlare del suo bellissimo…»

«Tappati quella boccaccia» ordino secco, stritolando il bicchiere di plastica che reggo in mano.
Il ragazzo fa spallucce, si sistema gli occhiali e infine si volatilizza verso la saletta del proiettore. Nel frattempo Juniper spunta dal corridoio e i nostri sguardi s’incrociano, facendomi venire voglia di allentare il gilet e di strapparmi il cravattino dal collo. Sono dannatamente nervoso e non ho alcuna voglia di organizzare il prossimo servizio. Avrei in mente qualcosa di molto più stimolante, qualcosa che ha a che fare con lei, sulle mie ginocchia.
«Pronto per la diretta, sciacallo?» la sento commentare con la sua vocina cantilenante.
Non mi guarda nemmeno, sembra concentrata sulla fotocopiatrice a due passi da me. Di solito non perde occasione per stuzzicarmi e io ho sempre la tentazione di abbassarle quei pantaloni aderenti e farla mia di fronte a tutti.
«Ammetterai mai che sei pazza di questo sciacallo?» oso provocarla, avvicinandomi per posarle una mano sul punto vita. La stringo per un attimo in modo da trasmetterle tutto quello che vorrei. Come mi aspettavo, il mio tocco non la lascia indifferente ed è forse l’unica cosa che mi fa sperare che ci sia qualcosa di salvabile tra noi. 


cosa ne pensate?
mi raccomando, seguite tutte le tappe!




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